Ecce Scout

Convegno Metodologico Interbranca “ECCE SCOUT, l'evoluzione della specie" – Foto e video dell'eventoEcco gli scout, pronti come sempre a nuovi orizzonti che in questo convegno sono diventati orizzonti educativi. Il 5-6 marzo si sono riuniti oltre 300 capi dell’AGESCI Campania per confrontarsi e formarsi sul loro ruolo nell’associazione e su chi sono i ragazzi che oggi abbiamo davanti e che ci vengono affidati.

  

I momenti come questi fanno crescere ogni capo in quel cammino di formazione per essere adeguati al ruolo di educatore. Lo fanno essere al passo con i tempi che cambiano più rapidamente di come noi possiamo immaginare.

Al convegno ospite d’onore è il dott. Alberto Pellai che ci ha aperto la mente su alcune caratteristiche e atteggiamenti dei nostri ragazzi e sulle difficoltà che potremmo incontrare nel relazionarci con essi e con i loro genitori. Il dott. Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, è ricercatore presso il dipartimento di scienze biomediche dell’Università degli Studi di Milano, dove si occupa di prevenzione in età evolutiva. Ha scritto anche numerosi libri rivolti sia agli adolescenti che ai loro genitori e nei quali cerca di dare delle dritte sulle relazione che possono instaurarsi tra adulti e ragazzi.

 Dal suo intervento sicuramente possiamo trarre alcuni spunti interessanti per il nostro essere educatori. Il dott. Pellai ci spiega nella sua introduzione che esiste un equilibrio in ogni persona tra esplorazione (termine a noi molto caro) e protezione ed al giorno d’oggi questo  è molto fragile.

 Gli adulti sono molto preoccupati che i figli possano far male o incontrare persone che li indirizzino sulla strada sbagliate e proteggono talvolta troppo i loro figli. Ma i ragazzi hanno bisogno anche di esplorare per poter scoprire il mondo, nuove relazioni e per poter crescere e acquisire competenze. La richiesta ai terapeuti aggiunge Pellai è cambiata moltissimo nell’arco di 10 anni. Prima si chiedeva aiuto perché non si riusciva a creare una relazione con i figli e non si conosceva cosa facesse il proprio figlio o dove andasse quando era fuori casa, oggi invece la rischista di aiuto è quella di dover far uscire fuori il proprio “bambino” dalla sua stanzetta.

Esiste un forte dilemma tra bisogno di protezione di un minore e la necessità di esplorazione. L’adolescenza e la preadolescenza sono i momenti in cui l’esplorazione è fisiologica e si deve uscire dalla tana per tessere nuove relazioni, differenti da quelle della famiglia. In questi momenti la vita diventa un laboratorio dove creare la nostra identità ancora malleabile, stando attenti a non far sopprimere la nostra vera personalità facendo emergere quello che la società vuole. Il “cucciolo d’uomo” resta tale per troppo tempo perché ha bisogno di tante competenze in un mondo complesso e che cambia molto velocemente.

E’ importante per noi educatori rispondere alle domande e alle richieste dei genitori e per far ciò siamo avvantaggiati dai nostri progetti educativi che ci permette di avere degli obiettivi sulla crescita dei nostri ragazzi.

Un consiglio importante da tener presente è di evitare la regola che “tutti hanno e tutti fanno”. Questa crea una spirale che non porta a risultati buoni e tende a coinvolgere sempre più ragazzi e a giustificare ogni loro azione. Noi, come anche i loro genitori, dovremmo essere a conoscenza di questo modo di essere e di fare dei ragazzi per fargli capire che questa regola non porta a nulla.

 Argomento sempre al centro delle nostre Co.Ca o delle nostre&nbsp; riunioni con i ragazzi sono i social network e tutte le loro implicazioni dal cyberbullismo al sexting (<em>crasi delle parole inglesi sex (sesso) e texting (inviare SMS) &egrave; un neologismo utilizzato per indicare l&#39;invio di messaggi sessualmente espliciti e/o immagini inerenti al sesso, principalmente tramite telefono cellulare</em>). E&rsquo; sicuramente un mondo in cui avvicinarsi &egrave; facile e perdersi lo &egrave; altrettanto. Bisogna ricordare che un ogni nostra azione ha delle conseguenze anche &ldquo;un solo click&rdquo;. Sicuramente i nuovi strumenti di comunicazione sono da tenere sotto controllo ma non da demonizzare. Talvolta le nostre uscite e i nostri campi diventano quasi un periodo di disintossicazione da queste nuove tecnologie che ci tengono ingabbiati. Ricordo i bei tempi andati quando c&rsquo;erano le catene telefoniche e i messaggi venivano passati con una telefonata e sentivi la voce della persona ed eri sicuro che il messaggio era arrivato; se poi non riuscivi a contattarlo saliva l&rsquo;ansia di aver bloccato il messaggio e cercavi in tutti i modi di contattare la persona, anche andare sotto casa e citofonare al tuo amico.

 Un dato preoccupante, da tenere in considerazione con i nostri ragazzi, &egrave; che la sessualit&agrave; e la relazione intima con l&rsquo;altro sesso &egrave; molto precoce e anticipata, viene quasi abolito il concetto di vietato ai minori tra i ragazzi. Il nostro compito &egrave; quello di favorire la costruzione di persone nella loro totalit&agrave; facendo confrontare uomini e donne sin da piccoli per comprendersi, capirsi e valorizzarsi. Tutto ci&ograve; grazie lo strumento della coeducazione.

Il convegno metodologico &egrave; continuato anche la domenica quando ogni branca si &egrave; interrogata sui nodi critici del nostro metodo che cambia e si evolve seguendo le trasformazioni generazionali dei nostri ragazzi.

La branca LC si &egrave; dedicata all&rsquo;ambiente fantastico, bosco e giungla, per capire se tale strumento sia ancora valido con i bambini pi&ugrave; grandi del CDA. L&rsquo;EG ha dedicato tutte le sue energie alla squadriglia elemento cruciale per il funzionamento di un reparto. Infine gli RS si sono dedicati alla rielaborazione del nuovo manuale di branca, cercando di far emergere tutti i nodi critici e portare alcuni suggerimenti da far arrivare al nazionale.

Il convegno si conclude con la celebrazione dell’Eucarestia in un clima di fraternità tra tutti i capi presenti. E ancora una volta siamo stati invitati a creare ponti tra noi e i ragazzi e non barriere e anche per questo è necessario formarsi e confrontarsi per non restare ancorati solo sulle nostre uniche e proprie convinzioni  che ci ingabbierebbero nella nostre quattro mura personali.

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Di seguito vi lascio i link per i video che ci ha mostrato il dott. Pellai.

 Il primo bacio <a href="https://www.youtube.com/watch?v=GQZmc9CZ1qc">https://www.youtube.com/watch?v=GQZmc9CZ1qc</a>

Tutto troppo presto <a href="https://www.youtube.com/watch?v=6LKhtH4XqbM">https://www.youtube.com/watch?v=6LKhtH4XqbM</a>

Dove è Gianni https://www.youtube.com/watch?v=lG2mjDxnNtc