Un gesto di pace

Pensate ad un grande, anzi enorme gesto di pace: cosa vi viene in mente? Nel nostro Paese e per noi scout uno dei più importanti è di sicuro la Marcia per la Pace Perugia – Assisi, che ci vede impegnati da anni in una giornata colorata, faticosa e simbolicamente molto evocativa.

Questa iniziativa resta a lungo nei nostri cuori, sia per i preparativi, il viaggio e l’organizzazione, sia perché le emozioni della giornata rivivono in noi attraverso le foto, i video, i racconti di chi vi ha partecipato.

Non è sufficiente però fermarsi alla manifestazione: è importante avanzare con un passo nuovo che provochi la conversione delle coscienze verso quella fraternità “fondamento e via per la pace”, “premessa per sconfiggere la povertà” e aiuto per “custodire e coltivare la natura”, come ci ricorda Papa Francesco nel suo messaggio per la 47esima Giornata mondiale della pace del 2014.

Non possiamo parlare di pace e sentircene operatori se non creando percorsi nel nostro quotidiano e realizzando azioni concrete per costruire la pace in tutti i territori, con il fine di promuovere un cambiamento positivo. Per questo l’Agesci ci invita, nell’ambito delle attività della Giornata del Pensiero 2018, a raccontare i nostri gesti di pace e inviarli, nel modo che ci è più congeniale, a ufficiostampa@agesci.it

Un selfie con tutto il clan? Un video in cui sintetizzare in una scenetta quali sono secondo noi i gesti di pace nel quotidiano? Oppure delle parole chiave o delle immagini simbolo? Sono tutti spunti da cui partire per declinare in clan il tema dell’educazione alla pace. Che succede quando rover e scolte litigano per l’organizzazione della route, per la suddivisione dei compiti nel capitolo, per la pulizia della sede? Quante discussioni feroci avvengono via whatsapp nel gruppo di clan, che poi però dal vivo sembrano improvvisamente dimenticate?

Abituiamo i nostri ragazzi al confronto, pacifico e moderato, ma senza timore di porsi di fronte agli altri. Partendo da questo elemento, sul terreno dell’educazione sarà possibile recuperare il senso delle scelte quotidiane del presente e la portata di piccole azioni quotidiane, dalla cultura del riutilizzo alle scelte dei beni di consumo, passando per percorsi di conquista della libertà e del senso critico.

Un’azione educativa ispirata alla bellezza dell’incontro, all’importanza dell’integrazione, alla cooperazione, al dialogo, che va contro al dilagare della diffidenza, dell’indifferenza, della violenza di ogni genere, crea spazi entro i quali possono emergere domande di senso, dove può crescere il desiderio di affrontarle insieme, dove sperimentare percorsi di mediazione. La Pace è un processo sempre in corso, che parte dal basso e dalle azioni più semplici: dedichiamoci allora tutti a #ungestodipace!

di Ortensia Ferrara